sabato 9 gennaio 2016

AUTOPROTETTORE/AUTORESPIRATORE

Come promesso vi presento l'Autorespiratore/Autoprotettore Spasciani RN/A a ciclo aperto. Prima di spiegare le caratteristiche del autoprotettore in collezione volevo fare una piccola storia sugli autoprotettori del CNVVF. Durante il periodo bellico (1938-1946), non esistevano ancora veri e propri autoprotettori ma c'erano delle cosidette maschere Anti-Gas di tipo militare della ditta Pirelli, equipaggiate con filtro. Verso gli anni 50 / 60 nacquero i primi autorespiratori a ciclo chiuso delle ditte Pirelli e in seguito Spasciani. Il funzionamento degli autorespiratori a ciclo chiuso è piuttosto semplice, l'aria respirata ( emanata dall'autoprotettore) viene continuamente reciclata, e filtrata attraverso un filtro posto al suo interno, inoltre all'interno della scocca sono present 2 bombole di aria. Verso gli anni 85/90 arrivarono dalle ditte tedesca Auer e Drager i primi autoprotettori a ciclo aperto, ossia quando l'aria si respira viene espulsa e non più riciclata. Incominciarono anche a svilupparsi le maschere panoramiche, con l'arrivo sul mercato della Drager Panorama Nova con raccordo a vite e delle maschere Auer. Verso gli anni 90 anche la ditta Spasciani si sviluppo, lanciando sul mercato il primo autorespiratore a ciclo aperto con maschera panoramica. Ricordo che l'autorespiratore a ciclo chiuso ha una durata massima di 4h, invece a ciclo aperto circa 30-45 minuti, a seconda della portata della bombola. Col passare del tempo si svilupparono diversi attacchi per la maschera, dalla classica rete si passa agli attacchi rapidi della ditta Drager e verso il 2005 nacquero gli attacchi per la maschera sul sicor VFR 2000, utilizzando le alette di aggancio del sottogola. Col tempo si svilupparono gli attacchi dell'erogatore, da vite ( o raccordo) agli attacchi rapidi presenti sulle Panorama Nova. Attualmente il Corpo Nazionale usa gli autorespiratori delle ditte Drager, Spasciani e della ditta Sekur-Pirelli ( modelli diablo) con le classiche maschere a rete e con attacchi del erogatore sia a vite che rapidi. Ritornando all'autoprottetore in collezione, come già detto è un Spasciani RN/A a ciclo aperto, con la sua maschera TR82 con raccordo a vite, schienale in materiale plastico antistatico antifiamma ecc ecc, la bombola è in acciaio dal colore giallo di 3 L da 300 Bar, sono presenti delle cinghie di regolazione con comoda imbottitura per una migliore ergonomia. Purtroppo il CN non è dotato di un vero e propio sistema di Uomo a Terra ( come i Sapeurs Pompiers, i Feuerwehr, ecc), ma in sostituzione è presente la Ricetrasmittente che se tenuta per circa 2 minuti in orizzontale emette un forte suono acustico e segnala alla squadra presente all'esterno che un operatore è a terra. Oltre a questo autoprotettore che è presente in collezione ho anche differenti maschere a pieno facciale, tra cui: la stupenda Sekur-Pirelli modello sfera che come descritta sul post del Sicor VFR 2009 è una maschera a pieno facciale in silicone anallergico e con vetro antiacido e antigraffio e con raccordo a vite, la Drager Panorama Nova sempre a rete ma con attaco rapido per erogatore ( a baionetta),la maschera Pirelli abbinata all'autorespiratore a Ciclo chiuso, la Sekur- Pirelli C607 anni 90 sempre pieno facciale e la Auer anni 90 con raccordo a vite.

Nelle foto l'autorespiratore Spasciani








KOBAYSHI KABUTO TOKIO FIRE DEPARTMENT

Ecco il casco Giapponese Kobayshi Kabuto dei Vigili del Fuoco di Tokio. Uno splendido e caratteristico casco. Costruito in materiali compositi, è dotato di un ampio paracollo in nomex, piccola visiera retraibile in materiale plastico. Sul fronte reca lo stemma del Tokio Fire Department, sui lati sono presenti le bande rosse rinfrangenti e le scritte giapponesi ( che tradotto ce scritto tokio fire department).
Nelle foto:
- Casco in collezione
- Vigili Giapponesi















DRAGER HPS 6200 BRANDWEER

Ecco un altro Drager ma questa volta è dei Brandweer, o meglio dei vigili del fuoco Belgi. Si tratta di un Drager hps 6200 con interni molto confortevoli, comodo sottogola regolabile e un ampio para collo in nomex chiamato "hollandutch". Sui lati del casco sono presenti oltre alle scritte drager gli attacchi rapidi per la maschera a pieno facciale. E' costituito anche da una ampia visiera in materiale plastico. Questo casco belga è inoltre affiancato dal classico Gallet.

Nelle foto:
- Casco in collezione
- Vigili al lavoro









DRAGER HPS 4100 FEUERWEHR BERLINER

Dopo un lungo periodo di attesa vi presento il casco dei pompieri Berlinesi il Drager Hps 4100, un casco semplice, costruito in composito con visiera anche se viene poco utilizzata a berlino e paranuca in aramide e nomex. Questo casco ha sostituito il vecchio modello nazionale tedesco con il rinforzo in metallo al di sopra della nuca. Come si può vedere dalle foto il casco in collezione è da Capo Reparto o meglio il responsabile delle operazioni in quanto sono presenti 2 bande, mentre 1 rappresenta il classico Capo Squadra Italiano. I caschi che hanno le righe blu invece rappresentano gli alti gradi, Funzionari Ufficiali e cosi via... Il seguente casco in oltre sul fronte monta la lettera B (oltre al fregio adesivo berlinese che lo caratterizza) che rappresenta il personale Medico. Inoltre è dal colore fotoluminescente.
Nelle foto:
- Casco in collezione
- Vigile Berlinese